Cosa sono?
Le vasche sensoriali sono vaschette o contenitori di plastica o di legno, con bordo non troppo alto (circa 8 cm); riempite di materiale e oggetti scelti dall’educatore in base agli obiettivi che vuole raggiungere, dando importanza all’aspetto estetico che dev’essere bello e attraente, in modo da stimolarne l’utilizzo. Accanto o all’interno di esse troviamo barattoli di vetro di varie forme e dimensioni, cucchiai o pinze, mestoli o contagocce, considerando il materiale e la sua finalità.
Queste vasche sono molto utilizzate all’interno della Process Art, un modo di fare arte che considera importante il processo, non il risultato di un’attività. Deriva da un movimento artistico degli anni ‘60, che si è diff uso negli Stati Uniti e in Europa e, successivamente, è diventato fonte di ispirazione anche per chi si occupa dei bambini.
Se osserviamo i bambini vediamo che essi disegnano, costruiscono, creano con il “fare”, nel momento quindi del processo. Il risultato finale lo lasciano da parte, o addirittura lo
distruggono, non ne sono interessati. Ad esempio, un bambino felice e soddisfatto di una torre che ha costruito con dei mattoncini e per cui ha speso tempo, energie e concentrazione, non ci mette più di due minuti ad essere distrutta. Al costruttore non interessa avere quella torre, interessa averla fatta, aver compiuto sforzi e aver stimolato le sue capacità interiori. Questo gli ha dato appagamento, il risultato non può fare lo stesso.
E’ proprio questo pensiero che sta alla base delle vasche sensoriali, in c ui non è nemmeno previsto un risultato , un prodotto finale. Potremmo benissimo far riferimento anche al Metodo di Munari, in quanto lui stesso diceva:
“Il processo è intrinsecamente
importante, anche disgiuntamente dal prodotto”
Bruno Munari
Il bambino che andrà a sperimentare questa attività sarà libero di utilizzare il materiale a
disposizione secondo le sue necessità e secondo il proprio pensiero creativo e la sua guida interiore . Come sappiamo da Maria Montessori, ogni bambino possiede un Maestro interiore che gli permette di agire sull’ambiente e imparare da esso. La nostra idea di bambino è proprio questa: un essere competente, autonomo, che l’adulto sostiene attraverso la preparazione dell’ambiente ma che non interferisce con l’azione.
“Aiutami a fare da solo”
Maria Montessori
Le vasche sensoriali non hanno bisogno di indicazioni da parte dell’adulto e non prevedono un prodotto finale; godiamoci l’attività del bambino e partecipiamo solo se lui stesso lo richiede.
Non esiste un modo giusto o sbagliato per esplorare e creare, proprio perché l’arte è
considerata interamente di proprietà dei bambini.
A chi è destinato?
Questa attività si presta molto bene ad essere un valido aiuto, sia nel bambino piccolo (1-3 anni) che in quello più grande (3 6). In base all’età alcune funzioni cambiano: a un anno vivrà l’esperienza attraverso i suoi sensi, a 2 anni vorrà sviluppare l’utilizzo della mano (motricità fine), dai 3 anni inizierà il gioco simbolico, molto favorito da questa esperienza.
Che obbiettivi hanno?
Sono definite “sensoriali” per la loro funzione primaria: l’esplorazione e lo sviluppo dei cinque sensi, che sappiamo essere fondamentali nel bambino, perché egli conosce il suo ambiente attraverso vista, tatto, udito, gusto e olfatto. Come ci insegna Maria Montessori, il bambino si fa uomo attraverso l’esperienza per mezzo dei sensi e delle mani ; ciò è possibile grazie alle caratteristiche dei materiali presentati, come la consistenza, il colore, la temperatura, la forma, l’odore… Inoltre, manipolando questi elementi sia con le mani che con gli strumenti (ad es: il cucchiaio) si sviluppano importanti capacità quali la motricità fine e la coordinazione oculo manuale, utili entrambi ad una serie di apprendimenti successivi, primo fra tutti la scrittura.
Anche solo il fatto stesso di impugnare bene un cucchiaio permette al bambino di mangiare in autonomia e di sentirsi capace, sviluppando così la sua autostima e il senso di auto efficacia.
Se lo aiutiamo in questo percorso offrendo gli esperienze educative che sostengano la sua crescita naturale, sarà un bambino felice, che si sentirà competente e parte del mondo.
Le vasche sensoriali sono anche un ottimo modo per esprimere se stessi attraverso l’utilizzo personale e creativo del materiale a disposizione. Non solo, per i bambini più grandi è un’occasione di socializzazione e di cooperazione non indifferente. Le vasche, presentate ad un gruppo di bambini, richiedono una collaborazione molto importante, in cui l’individuo impara a considerare il punto di vista altrui, a cercare compromessi, a raggiungere un’azione comune all’interno del gioco. Servono competenze emotive e relazionali, autocontrollo, proprietà di linguaggio.
Infine, l’attività sensoriale che proponiamo rimanda al gioco simbolico, in cui i bambini “fanno finta di…”.
Grazie al materiale e a come lo presentiamo, stimoliamo nel bambino il desiderio di
sperimentare relazioni, imitando adulti o coetanei, inventando fatti ed azioni in un contesto protetto. Si esercita, prova diverse situazioni che ha visto in precedenza per riviverle, elaborarle e modificarle a proprio piacimento, fa esperienza del mondo.
Quindi, ricapitolando, le funzioni di questa attività sono:
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- esplorazione sensoriale
- motricità fine e coordinazione oculo-manuale
- competenze sociali e sviluppo del linguaggio
- creatività e immaginazione
- gioco simbolico
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Quali materiali?
Materiale di base (Consiglio 1 o due al max)
- Naturale: sabbia, terra, acqua, segatura, paglia, argilla, sassi, trucioli, pellets, foglie secche, piume e neve
- Alimentare: semi, mais, riso, pasta, fagioli, lenticchie, caffè, orzo, cacao, sale, farine, spezie, pasta di sale, bucce agrumi, noci, gelatina…
- Artificiale: coriandoli o pezzi di carta, neve creata da noi, bottoni, cotone, palli ne di acqua, biglie, brillantini…
Materiale della stessa categoria, ma più grande
- Naturale: pigne, bastoncini di legno, castagne, ghiande, fiori, foglie, conchiglie, pannocchie, cubetti di ghiaccio, tappi di sughero, gusci di uovo, noce di cocco…
- Artificiale: Animali (un tipo, una categoria), macchinine, mezzi di trasporto, mezzi da lavoro, rotoli di cartone, numeri o letterine, carte, bulloni, catene, tappi di plastica o metallo, monete…
Accessori, strumenti, attrezzi
Cucchiai, pinze, contagocce, mestoli, barattoli di latta o di vetro, brocche, imbuti, colini, pinzette, grattugia, misurini, forchette, coltello e tagliere, tubi idraulici, cannucce, spazzolini, siringhe per dolci, spruzzino, lente di ingrandimento…
Come sono strutturate?
In base all’età, agli interessi e alle caratteristiche del bambino, proponiamo una vasca sensoriale pensata rispetto ad una o più funzioni elencate sopra.
Alla base della vasca si trova sempre il materiale principale, poi aggiungiamo il resto, compresi gli strumenti.
Ricordatevi che è importante una bella presentazione: dev’essere attraente per il/i
bambino/i, invitante. Saranno il vostro personale gusto estetico e la conoscenza del bambino a guidarvi…e osservando una o più attività potrete modificare man mano il setting rispetto al bambino che avete davanti e così migliorarvi sempre di più. Se notiamo che con alcuni elementi non gioca, sostituiamoli. Se notiamo che l’interesse verso un determinato materiale sta diminuendo, proponiamone un altro. Le combinazioni sono infinite, serve solo tanta creatività e immaginazione!
Esempi di vasche sensoriali a La Casa di Titto


Vasca sensoriale con acqua colorata, animali marini, retini, imbuti, barattoli di vetro e cucchiai.


Vasca sensoriale con pasta di bicarbonato, mais, conchiglie, rotoli di cartone, spaghetti.


Vasca sensoriale con panna, legnetti e bastoncini di legno, colorante alimentare, spazzolini, abbassalingua.


Vasca sensoriale con sale e sale colorato con colorante alimentare, pietre di vetro, animali del polo nord, barattoli di varie dimensioni in vetro, cucchiai e paletta.


Vasca sensoriale con neve (finta), bastoncini di legno, mezzi di lavoro, barattoli in vetro, cucchiai.


Vasca sensoriale con orzo, paglia, farine e piselli secchi, animali della fattoria, bastoncini di legno, barattoli e imbuti.
Spero che questo articolo vi abbia dato l’ispirazione per la costruzione delle vostre
personali vasche sensoriali. Questi esempi sono solo una base da cui poter iniziare, ma grazie al materiale che avete a disposizione e soprattutto alla vostra creatività , vi inventerete piccoli mondi fantastici con i quali, magari, giocherete voi stessi insieme ai bambini
Magali Rielli
Educatrice Montessori dei laboratori di arte presso La Casa di Titto
Dove posso trovate queste vaschette?
Ciao , nei negozi casalinghi